Visione annebbiata, mal di testa, bruciore e fatica agli occhi, lacrimazione, sono segnali di un sistema visivo che ha bisogno di aiuto. La corretta postura e’ fondamentale per sfruttare al massimo le proprio capacita’ visive. Come ci si comporta durante lo studio o davanti alla TV?

IL COMPORTAMENTO CORRETTO
Visione annebbiata, mal di testa, bruciore e fatica agli occhi, lacrimazione, sono segnali di un sistema visivo che ha bisogno di aiuto. Quasi tutti nascono con vista ed occhi buoni. La visione è una funzione che si acquisisce e il suo utilizzo si ripercuote direttamente sulle varie attività. Il sistema visivo al giorno d’oggi, è sottoposto a forti sollecitazioni. Gli studenti leggono il triplo dei loro nonni. Gli adulti utilizzano la visione da vicino per il lavoro e per il tempo libero. Fatica agli occhi, visione annebbiata, scarsa efficienza, sono indicazioni di un grosso carico di lavoro visivo cognitivo svolto da vicino.

PER LA VISIONE I DIECI DECIMI NON SONO TUTTO
La normale tabella usata per l’esame della vista era stata ideata nel 1860 per verificare la capacità degli studenti di leggere alla lavagna ed è tuttora usata per misurare l’acutezza visiva da lontano. Questo test non è però in grado di misurare la capacità di una persona di svolgere un lavoro da vicino come leggere, scrivere e lavorare per periodi prolungati. Si è visto che lo stress da vicino, anche in presenza di un’acutezza di 10/10 da lontano, favorisce lo sviluppo di problemi visivi e induce forme di adattamento degli occhi. La miopia da studio è un esempio. Statistiche di diversi Paesi dimostrano con la scolarità un sensibile aumento della popolazione miope. Man mano che la miopia avanza si rendono necessarie lenti più forti che limitano sempre di più la percezione periferica e riducono la dimensione degli oggetti visti.

Il continuo stress visivo cognitivo con la mancanza di una adeguata igiene visiva o la sottovalutazione di determinati sintomi possono tradursi in difficoltà ad eseguire bene un lavoro da vicino con il conseguente adattamento volto a ridurre lo stress.

LE REGOLE
Giusta distanza di lettura:
la distanza ottimale per leggere, scrivere e lavorare da vicino corrisponde a quella che intercorre tra la prima nocca del dito medio ed il gomito.

La schiena dritta:
petto in fuori, spalle indietro, sedersi correttamente utilizzando sedie e piani di lavoro proporzionati al proprio corpo per facilitare il mantenimento dell’equilibrio visivo-posturale.

Alternare la vista da vicino e da lontano:
d intervalli regolari sia i bambini che gli adulti devono alzare lo sguardo ed osservare un punto lontano mettendo a fuoco per alcuni secondi. In questo modo si rilassa il sistema visivo e se ne mantiene la flessibilità.

Una corretta illuminazione:
l’illuminazione deve essere tre volte maggiore di quella della stanza in cui si studia o si lavora. Non leggere con una sola lampada accesa in una stanza buia. Eliminare gli eventuali riflessi, mantenere la percezione periferica della stanza ed eliminare contrasti affaticanti.

♦ L’impugnatura nella scrittura per i bambini:
Nella scrittura bisogna tenere la penna o la matita a 2 cm dalla punta, per poterla vedere e farla scorrere senza inclinare di lato la testa o il busto. Impugnarla con i polpastrelli di pollice, indice e medio compiendo i movimenti necessari solo con le dita. Per muovere una biro non si devono usare grandi masse muscolari (avambraccio, braccio o addirittura spalla).

Guardando la TV:
la TV dovrebbe essere osservata ad una distanza pari a 7 volte l’ampiezza dello schermo (circa 2.5 -3.0 m.), stando seduti correttamente e con la stanza illuminata. Accendere luci indirette in modo da non provocare riflessi sullo schermo. La TV richiede e sviluppa pochissime capacità visive, ed i bambini dovrebbero guardarla poche ore al giorno per dedicarsi ad una maggiore attività all’aperto.

La lettura in automobile:
la lettura in uno stato di movimento, come in automobile, affatica molto il sistema visivo che deve coordinare input diversi per mantenere a fuoco il punto di fissazione. Il tragitto deve essere meglio utilizzato per ampliare la percezione in tutte le direzioni a tutte le distanze.

Davanti al computer:
l’uso del PC richiede una concentrazione prolungata ad una distanza di lavoro tra i 35/80 cm con continui salti da una immagine all’altra; per vedere nitidamente a queste distanze il sistema visivo deve continuamente regolare la messa a fuoco e spostare gli occhi in modo veloce e preciso da un punto all’altro.